10 regole per proteggere i bambini su internet

bambini online

Come proteggere i nostri figli dai malintenzionati della rete

Sapevi che, nel mondo, un utente di Internet su tre è un bambino? E’ ciò che ci dicono i dati nell’Unicef che risalgono al 2017. In cinque, e con una pandemia di mezzo, la presenza dei bambini online è sicuramente addirittura aumentata.

Se questo è un dato che stupisce i più, di sicuro non stupirà chi invece è genitore, abituato ad osservare i propri figli navigare in Internet, dicono le statistiche, tre o quattro ore al giorno. E’ un tempo lunghissimo: eguaglia o addirittura supera il tempo che i bambini passano sui libri di scuola o a fare i compiti.

La maggior parte di questo tempo è passato sui social che, come sappiamo, possono diventare un luogo pericoloso per chi non ne capisce appieno il funzionamento. Uno dei principali rischi a cui sono esposti i bambini online – non solo, ma soprattutto sui social network – è legato alla presenza in rete di malintenzionati che possono raggiungere livelli di bullismo molto pericolosi, o spingere bambini e giovani a compiere azioni pericolose per sé stessi o per gli altri.

Domandarci come proteggere i bambini online è, a questo punto un dovere. Anche perché, nel mondo in cui viviamo e al quale andiamo incontro, fare a meno di Internet non è un’opzione. In questo approfondimento, allora, analizziamo alcuni modi per proteggere i bambini online.

1. L’informazione dei genitori

Per proteggere i bambini online, dobbiamo essere i primi ad essere consapevoli di come funziona Internet, come funzionano i social network, cosa c’è e può esserci dietro un profilo, un advertising, un banner, un messaggio di phishing.

2. Dai il buon esempio

Non sono solo i bambini a passare ore al giorno sui social: queste piattaforme sono una “droga” che ha conquistato anche gli adulti. E’ molto difficile insegnare ai bambini a limitare il tempo passato online offrendogli l’esempio di persone adulte che, non appena hanno un quarto d’ora libero, non vedono l’ora di impiegarlo per scrollare la bacheca di Facebook.

Limitiamo il nostro tempo sui social per limitare anche quello dei nostri figli.

3. L’informazione dei bambini

I bambini sono nati in un mondo in cui il concetto di privacy deve fare i conti con questa forma di condivisione che è diventata la pubblicazione di post e foto che rivelano dettagli, anche insignificanti, della nostra vita quotidiana. L’ingenuità di un bambino cresciuto in questo potrebbe portarlo a condividere troppo. Dobbiamo insegnare ai bambini che alcune informazioni non si condividono: l’indirizzo di casa, le foto private, il nome della scuola che si frequenta, e così via…

4. Il parental control

Uno degli strumenti più importanti che i genitori possono usare per proteggere i bambini su Internet è il Parental Control: è un’app o una impostazione su smartphone e tablet che può limitare le possibilità del dispositivo. Possiamo usarlo per impedire l’accesso ad alcuni e, nelle opzioni più avanzate, per limitare il tempo di accesso ad alcune piattaforme.

Parental control

5. La privacy sui social

Social media e privacy sembrano due concetti agli antipodi ma, in realtà, ci sono diversi livelli di privacy anche quando si utilizzano i social. Dobbiamo educare bambini ed adolescenti anche a questo. Ad esempio, ci sono due regole che, per proteggere i più piccoli sono fondamentali:

  1. Mantenere il profilo privato, in modo che a visualizzare i contenuti siano solo le persone alle quali si è dato accesso. (In questo modo, anche per il genitore è più facile controllare l’attività dei figli sui social)
  2. Non si geolocalizzano le foto. La geolocalizzazione deve essere disattivata in modo da non fornire indicazioni dettagliate sul luogo in cui ogni foto è stata scattata (informazione che potrebbe essere usata a scopi malevoli).

6. L’educazione su Internet

Sappiamo tutti che dobbiamo insegnare l’educazione ai nostri figli. Il mondo di oggi è tale per cui dobbiamo insegnargli anche come ci si comporta su Internet. Internet ha un linguaggio tutto suo e, in quanto genitori nel terzo millennio, dobbiamo impararlo per essere in grado di insegnarlo ai nostri figli

Su Internet, ad esempio, usare il maiuscolo equivale ad urlare; su Internet si utilizza un linguaggio scritto che, al contrario di quello parlato, è privo di tono: dobbiamo stare attenti, perchè una battuta può essere letta come un insulto e scatenare poi reazioni che sfociano in eventi di cyberbullismo.

7. Non usare Internet come babysitter

I bambini sono completamente rapiti da tutto quello che accade sullo schermo. Alcuni genitori utilizzano smartphone, video su YouTube o semplici giochi per calmare o distrarre i bambini: è un comportamento sbagliato e da evitare. Sin da piccoli, i bambini devono vedere lo smartphone, il computer e Internet, come uno strumento da utilizzare con consapevolezza e non da subire.

8. Non si usa Internet in luoghi isolati

Il computer che bambini e ragazzi utilizzano dovrebbe essere collocato in un luogo di passaggio in casa, in modo da poter “buttare un occhio”. Un ragazzo che si isola quando utilizza Internet è un campanello d’allarme: se noti questo comportamento è bene cercare di scoprire cosa sta facendo.

bambini su internet

9. Periodi offline

Stabilisci in quali momenti della giornata è proibito usare il telefonino. Il momento più comune è il pranzo e la cena, ma potrebbero essere anche le ore dedicate ai compiti, allo sport, le uscite in famiglia. Durante questi periodi, anche tu devi lasciare da parte il telefonino.

10. Scoprire cosa c’è dietro

Per ultima abbiamo lasciato la regola più difficile di tutte, ma è anche la più efficace per garantire la sicurezza a 360 gradi quando parliamo di Internet. E’ solo sapendo cosa c’è dietro un banner pubblicitario, un prodotto consigliato su Amazon, una notizia postata su Facebook che possiamo effettivamente difenderci dai rischi del Web. Per un genitore, questo significa mettersi molto in gioco ed esplorare mondi ai quali ha prestato poca attenzione fino a quel momento.

Imparare di più su Internet e sulla tecnologia, però migliorerà anche il tuo rapporto con Internet, non solo quello dei tuoi bambini!

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